La SSML San Domenico di Fermo ospita un professore e una studentessa di Rochester.
Il professore americano Danny Maffia, insegnante all’Università di Rochester (RIT, Rochester Institute of Technology), è arrivato domenica 19 febbraio a Fermo, dove è rimasto per una settimana per programmare uno scambio di studenti con l’Istituto Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico di Fermo.
Quello che unisce le due università è la passione per l’insegnamento della lingua dei segni. Il National Technical Institute for the Deaf a Rochester è il primo college nel mondo per studenti sordi. L’ospite della San Domenico, il professor Maffia, è direttore dei programmi per la formazione degli interpreti nel dipartimento di Lingua dei Segni Americana e formazione degli interpreti.
Il professore ha portato con sé in Italia una studentessa del RIT, Abigail, che sta scrivendo la sua tesi di laurea e presto si laureerà in interpretariato di Lingua dei Segni Americana (ASL) proprio presso il National Technical Institute for the Deaf del Rochester Institute of Technology.
“Sono davvero orgoglioso di accogliere un professore e una studentessa provenienti da un istituto tanto prestigioso – dichiara il professor Carlo Nofri, direttore della SSML San Domenico di Fermo – Stiamo attivando una collaborazione importante: a luglio ospiteremo degli studenti di Rochester sia sordi che udenti e presto manderò i miei studenti nella città americana”.
Nella settimana a Fermo, il professore e Abigail hanno partecipato a un laboratorio teatrale dedicato alla Lingua dei Segni con l’applicazione del Metodo Glottodrama. Il laboratorio si è svolto proprio nella sede fermana della San Domenico ed è stato guidato dall’attore e regista sordo Dario Pasquarella. La performance finale si è tenuta sabato 25 febbraio presso il Teatro Nuovo di Capodarco, come apertura dello spettacolo “Covid Life” di Dario Pasquarella e Davide Baia della Compagnia Arte&Mani.
Rochester e Fermo sono unite più che mai per perseguire un nobile obiettivo: l’insegnamento delle Lingue dei Segni e l’integrazione delle persone sorde nella comunità. D’altronde, Fermo diventerà presto una città “deaf friendly” – proprio come Rochester – grazie alle azioni previste dal progetto Fermo Deaf Friendly City.
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